il primo vero amore di gohan, videl non è stata la prima ad aver conquisatato il mezzosayan

Ecco la mia nuova...anzi vecchia dato che l'avevo già scritta da un bel po'...ff spero vi piaccia

Era passato un mese da quando il piccolo Gohan di undici anni aveva battuto il malvagio Cell e ormai la pace della terra sembrava sicura.
Erano le quattro di pomeriggio, di una domenica molto calda e il piccolo Gohan era steso a guardare il soffitto. Indossava un paio di jeans e una canottiera bianca. La luce che entrava dalla finestra della sua stanza faceva risaltare una lunga cicatrice sul braccio sinistro.
"Se solo quel giorno fossi stato meno testardo, a quest'ora papà sarebbe ancora vivo" pensò, poi scosse la testa "Ma che sto dicendo, persino papà mi ha detto di non preoccuparmi, e io manterrò la mia promessa". Il ragazzino si alzò dal letto e uscì dalla stanza:
- Mamma, ti serve aiuto? - chiese il ragazzino mentre si dirigeva verso la cucina.
- Sì tesoro - rispose la madre quando il figlio varcò la porta della stanza - dato che io devo badare a tuo fratello, mi faresti il piacere di andare a fare la spesa?
- Cosa devo comprare? - chiese il ragazzo in tono serio.
- Sul tavolo c'è la lista - esclamò la madre.
Il ragazzo la prese e uscì dalla porta.

"E' da un mese che non vedo un sorriso nella faccia di quel ragazzo" pensò Chichi preoccupandosi per il figlio "Da quando è morto Goku, parla poco e l'unica cosa che fa volentieri è studiare".

"E' da un mese che non vedo un sorriso nella faccia di quel ragazzo" pensò Chichi preoccupandosi per il figlio "Da quando è morto Goku, parla poco e l'unica cosa che fa volentieri è studiare".
Il ragazzino era dentro il supermercato di Satan-city già da mezz'ora, gli mancava solo l'ultima cosa della lista ma appena la lesse gli venne un nodo alla gola..."Accidenti ogni volta che cerco di dimenticare quella battaglia, ci deve sempre essere qualcosa che me la deve far ricordare...". Rilesse la lista sperando di trovare scritta un'altra parola invece che "fagioli" ma non fu così.

Era davanti allo scaffale dei legumi, passo le lenticchie, le fave, i ceci, ma appena arrivò ai fagioli rimase immobile. Era fermo da un minuto e fissava i fagioli quando una voce lo portò alla realtà:
- Perché stai piangendo?
Solo in quel momento il ragazzo si accorse di una lacrima che gli rigava il viso, se la asciugò con la mano e si girò verso chi aveva parlato sforzando un sorriso. Davanti a lui c'era una ragazzina poco più bassa di lui che lo guardava coi suoi occhi verdi, aveva i capelli castani sciolti dietro a una grossa fascia lilla e indossava una maglietta blu profondo e una mini gonna di jeans.
- Allora mi vuoi dire perché piangevi? Per di più queste non sono mica cipolle! - disse guardando il vasetto di fagioli che Gohan teneva in mano.
- Non è niente...solo un ricordo...
- Mah! Se lo dici tu... - esclamo la ragazza poco convinta - Piacere io mi chiamo Rebecca - disse allungando la mano verso il ragazzo.
- Gohan - rispose lui stringandogliela.

Hei come mai nessuna risposta?

- Ok, Gohan, aspettami qui.
La ragazzina scomparì alla vista di Gohan e dopo dieci minuti tornò con una donna:
- Questa è mia madre gli ho chiesto se posso venire a casa tua, e ha detto di sì, per te ci sono problemi?- disse Rebecca tutta contenta.
- Bè non so come la prende mia madre però...va bene!
Usciti dal super mercato Gohan portò Rebecca nel giardino accanto e chiamò la nuvola d'oro.
La ragazzina rimase stupita da quella nuvola di colore giallo che era arrivata, ma aveva già capito che Gohan era un ragazzo speciale e non fece domande.
Gohan salì sulla nuvola seguito da lei che senza nessun problema si arrampicò
Arrivati a casa di Gohan, scesero dalla nuvola ed entrarono in casa:
- Mamma sono tornato! - disse Ghoan in un tono abbastanza alto da farsi sentire dalla madre.
- Oh Gohan finalmente - incominciò a dire - mi servivano proprio le... - rimase immobile e perplessa a guardare quella ragazzina in mini gonna vicino a suo figlio - ...Gohan, non sarà mica la tua ragazza!?!
- Ma va mamma cosa dici l'ho incontrata al supermercato di Satan city e si chiama Rebecca...
- Capisco, allora Rebecca vorresti cenare con noi stasera? - chiese Chichi alla ragazzina.
- Sì, ma dovrei avvertire mia madre...
- Là in fondo c'è il telefono - disse indicando un piccolo mobiletto su cui si trovava il telefono - chiama pure!
- Grazie signora - rispose cordialmente lei andando verso il mobiletto.
"Magari con questa ragazzina accanto vedrò qualche sorriso in più nella faccia di Gohan" pensò la madre guardando suo figlio che fissava divertito la ragazzina al telefono.

I due ragazzi Chichi e il piccolo Goten di un anno erano a tavola e stavano cenando una delle gustose cenette di Chichi che a Goku piacevano tanto.
- Alla faccia Gohan - disse Rebecca guardando il braccio sinistro del nuovo amico - quello si che è un taglio! Come te lo sei fatto?
Il ragazzo si guardò il braccio con una nota di tristezza nello sguardo:
- Non te ne importa... - disse, quasi mormorando, poi si alzò dalla sedia e se ne andò.
- Ma che ho detto? - chiese la ragazzina alla madre di Gohan.
- Devi capirlo...è una lunga, storia, ma non posso raccontartela io, se lui vorrà lo farà ma per ora, è meglio se lo lasci stare...
- Ho capito...Grazie della cena io torno a casa...tanto non abito a Satan city ci metterò solo mezz'ora ad arrivare a casa...

"Che strano ragazzo è Gohan, introverso e anche carino, prometto che non ti lascerò mai Gohan..."
Il mattino dopo Gohan era a letto erano le cinque del mattino ma lui era già sveglio da un'ora, aveva fatto di nuovo quell'incubo, sempre lo stesso...

Era tranquillo a studiare quando qualcuno bussa alla porta, lui la apre e vede Cell in piedi davanti a lui "Morirai come quello stupido di tuo padre" diceva con la sua voce fredda.

Ormai aveva perso il conto di quante volte avesse visto quella faccia bianca come quella di uno spettro comparire alla soglia di casa sua in quell'incubo.
Alle sette scese a fare colazione, silenzioso come sempre.
- Quando hai finito vai a cambiarti, che tra un'ora arriva il professore!
- Sì mamma...- rispose il ragazzo con non curanza.
Un' ora dopo arrivò il professore privato di Gohan, salirono entrambi nella stanza del ragazzino e iniziarono gli studi.

Scusate l'enormeeeee ritardo ma ho avuto altre cose per la testa...vi avverto questo capitolo è un po' corto ma se lo allungavo vi rovinavo la sorpresa...



Verso le dieci, il telefono di casa squillo e Chichi andò a rispondere:
- Sì pronto? Ciao Rebecca, no è a studiare, ma se vuoi te lo chiamo, ok ciao.
- Gohan, c'è Rebecca, vieni un attimo.
Il ragazzo prese il telefono in mano:
- Pronto? Ciao Rebecca come va? Cosa? Domani? Va bene ciao!

La ragazzina rimise la cornetta del telefono a posto e prese un diario dall'angolo della sua scrivania, era di un rosa chiaro e sulla copertina vi era disegnato un cuore alato nero come la pece, lo aprì e iniziò a scrivere:

Caro Diario,
ho preso il coraggio e ho invitato Gohan a venire con me al parco...
spero vada tutto bene, perché è il mio primo appuntamento con un ragazzo, fammi un' "in bocca al lupo"
La tua Rebby

Ehi nessuna rix?

Il giorno dopo Rebecca e Gohan andarono al parco e si sedettero su una panchina, rimasero in silenzio per molto tempo, poi Rebecca ruppe il ghiaccio:
- Gohan, hai mai sognato di essere forte come Mr. Satan?
- Cosa... - rispose il ragazzo preso alla sprovvista - no, non ci ho mai pensato - rispose poi toccandosi la ferita al braccio.
- Io no mai - disse la ragazza cercando di riprendere il discorso - penso che sia solo un pallone gonfiato, e sua figlia è ancora peggio... Anzi sai che ti dico, penso che non è stato neanche lui a battere Cell qualche mese fa!
A quelle parole Gohan trasalì:
- Chi pensi possa essere? Satan è l'unico che poteva competere con lui - disse lui cercando di persuaderla.
- Il contatto è saltato quando quel ragazzino ha fatto vedere tutta la sua forza - continuò lei - secondo me è stato lui a batterlo!
- Ti sbagli...quel ragazzino non poteva farcela da solo - disse Gohan continuando a toccarsi la ferita mentre una lacrima gli rigava il viso.
- Gohan...
La ragazza lo fissava in silenzio poi...
- Allora, che ne dici di andare a mangiare un gelato? - disse il ragazzo asciugandosi le lacrime, lei rispose con un cenno di testa.
Venti minuti dopo i due ragazzi erano diretti a casa di lui, col gelato in mano e lei:
- Eri tu vero?
Il ragazzo si girò verso la nuova amica.
- Eri tu il ragazzino che ha battuto Cell...
- Ti ho già detto che... - il ragazzo si bloccò - che cosa hai detto?
- Eri tu...ecco come te la sei fatta quella ferita - disse lei fermando, per qualche secondo, gli occhi sul lungo taglio al braccio sinistro del ragazzo.
Lui rimase in silenzio poi:
- Tanto è inutile mentire...sì, ero io quel ragazzo,ma non avrei potuto batterlo da solo...
Così Gohan finì un altra volta per piangere...