| scusate tanto il super ritardo
Stavano camminando da venti minuti, il gelato lo avevano finito e Gohan si era tranquillizzato, quando si sentì uno sparo, i ragazzi si avvicinarono sul luogo:
- Ve lo ripeto per l'ultima volta, maledetti sbirri, portatemi una macchina che funzioni o la signora farà un brutta fine!
Gohan, scattò in piedi e si trasformò in super sayan, davanti agli occhi sbigottiti di Rebecca:
- Aspettami qui e non ti muovere - disse lui serio e scattò verso gli uomini.
Quest'ultimi non ebbero neanche il tempo di fiatare che il ragazzo li stese e mentre i poliziotti lo ringraziavano lui raggiunse Rebecca. Quando furono abbastanza distanti dalla banca che avevano rapinato quei tizi Gohan tornò normale.
- Uao come fai? - chiese Rebecca stupita.
- Ti prometto che un giorno te lo spiegherò.
Due giorni dopo Rebecca andò a trovare Gohan a casa sua:
- Gohan sono io! - urlò bussando alla porta.
- Ciao Rebecca, che ci fai qui? - chiese Gohan dopo aver aperto la porta.
- Sono venuta a trovarti, c'è tua madre?
- No, sta fuori tutto il giorno per lavoro, così io devo badare a mio fratello... Oh scusa entra...
- Grazie, ehi Gohan mi dovevi spiegare una cosa...
In quel momento Goten scoppiò a piangere.
- Arrivo Gò - urlò il ragazzo - vieni ti spiegherò di là - disse poi rivolgendosi all' amica.
Arrivati nella camera di Goten:
- Allora - cominciò, mettendo nelle mani di Goten un biberon che iniziò a ciucciare - Mio padre è un Sayan, un alieno del lontano pianeta Vegeta, è arrivato sulla terra quando era piccolo e non ricordando niente del suo passato sposò mia madre, quando scoprì tutto io ero già nato e avevo quattro anni. I Sayan sono dei guerrieri, perciò siamo così forti, esistono anche delle trasformazioni che vengono chiamate da noi " Super Sayan" e hanno diversi livelli, quello che hai visto tu era il primo...
- Ma tu non sei un vero e proprio Sayan, o sbaglio, in fondo tua madre è una terrestre...
- Sì ma probabilmente, dato che sono un maschio ho preso le stesse caratteristiche di mio padre...
- Un' altra domanda, ma al cell-game, quando è saltato il contatto, tu stavi mostrando tutta la tua potenza, era per caso il super sayan di secondo livello?
- Sì!
- E poi come l'hai battuto a cell?
- Ti ho già detto che non l'ho battuto io, o almeno non da solo...
- E chi ti ha aiutato?
- Mio...padre - disse mentre una lacrima gli rigava il viso.
- Ehi io non volevo... Stai tranquillo...ci sono io con te - e gli diede un bacio sulla guancia.
Gohan, diventò lievemente rosso, non aveva mai provato quella sensazione, chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi ma era impossibile, il suo cuore batteva a mille e stava sudando...
Cosa aveva di tanto speciale quel piccolo bacio sulla guancia?
Chi era veramente per lui quella ragazzina di dodici anni che lo guardava con due occhi verdi come smeraldi?
Forse non era solo un'amica, forse gli piaceva sul serio, forse era l'unica che lo poteva consolare, forse l'amava...
- Ehi che ti succede? - gli chiese Rebecca, riportandolo alla realtà.
- Niente è solo che... - il ragazzo la prese per la mano e la portò lontano dal fratellino - ecco vedi io...vorrei che...vorrei dirti...
- Mi piaci Gohan! - lo precedette la ragazza diventando rossa.
- Eh? - chiese lui preso alla sprovvista.
- Mi piaci dal primo giorno che ti ho visto piangere al mercato, e ogni volta che ti vedo o che parlo con te, scopro che sei speciale, non mi sarei mai aspettata che tu fossi un mezzoalieno o che fossi il più forte della terra quando ti ho visto la prima volta. Eri lì che piangevi davanti a un barattolo di fagioli, perché tuo padre era morto per te e per tutta la terra e questo gli fa onore... ma ora non devi pensare sia colpa tua, e se guardi in fondo al tuo cuore lui c'è - ci fu un attimo di silenzio - Ho cambiato discorso - disse ridendo -...Gohan mi piaci non perchè sei forte o coraggioso, mi piaci perché sei sensibile e dolce con la gente che ti circonda...
- Anche tu mi piaci Rebecca...
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